Il disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) si caratterizza per la presenza di immagini e pensieri  intrusivi ricorrenti: le  ossessioni: la persona che li sperimenta non riesce a smettere di pensarci. A questi pensieri si associa una forte attivazione emotiva che riguarda l’ansia, la paura e il disgusto, che la persona cerca di alleviare con dei  rituali comportamentali e mentali : le compulsioni. Le compulsioni sono dei rituali    che variano a seconda del tipo di ossessione che il soggetto sperimenta. Le ossessioni possono avere contenuti diversi e, di conseguenza, richiedono compulsioni diverse, adottate dal soggetto per far fronte alle emozioni spiacevoli elicitate dalle ossessioni (principalmente ansia, paura, disgusto e senso di colpa). Un esempio di ossessione può essere : “Ho chiuso correttamente la porta di casa?”; l’emozione conseguente è l’ansia, elicitata  dal dubbio, e la compulsione che potrebbe scaturire è quella di tornare indietro a controllare se la porta di casa è stata effettivamente chiusa . Seguendo il nostro esempio, nella persona in questione, si è insinuato il dubbio che la tiene  in uno stato di forte ansia,  fino a quando non si recherà a controllare che la porta di casa sia stata correttamente chiusa.  Se ci fermassimo a una valutazione superficiale di questo esempio, potremmo anche reputare tale comportamento fondato, ma ciò che lo rende problematico sono l’urgenza e la finalità che lo muovono. Infatti, quello che differenzia le preoccupazione delle persone che soffrono di DOC dalle persone che non ne soffrono, non sono i contenuti-in quanto tutti, almeno una volta nella vita, sperimentano pensieri bizzarri e lontani dal proprio modo di essere- bensì l’eccessiva importanza che a essi viene attribuita.  Le persone che soffrono di DOC, a seguito di un’ossessione, non riescono più a smettere di pensare al contenuto del pensiero intrusivo, finché non mettono in atto il rituale corrispondente per spegnere le emozioni spiacevoli associate. Le compulsioni, però, non sortiscono un reale effetto   benefico e non fanno altro che impegnare la persona in rituali dispendiosi in termini di tempo e di attenzione. Le persone affette da disturbo ossessivo-compulsivo, infatti,  tendono a trascorrere molto tempo della loro giornata in rituali e/o rassicurazioni per calmarsi dall’ansia e dalle altre emozioni negative attivate dalle ossessioni. Il DOC  è uno dei disturbi neuropsichiatrici più invalidanti per la vita di una persona. L’aspetto particolarmente critico del DOC è il dubbio che è in grado di insinuare e le trappole che crea nella speranza illusoria che le compulsioni siano lo strumento per spegnere le intense emozioni spiacevoli sperimentate.    Anche l’evitamento viene spesso adottato come strategia di gestione delle emozioni negative: evitare una situazione per non imbattersi nelle ossessioni che essa è in grado di suscitare. L’evitamento non fa altro che incrementare la paura della persona e rinforza il circolo vizioso delle ossessioni e delle compulsioni, oltre che inibire la persona nello svolgimento delle normali attività personali, sociali e relazionali.

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Il Coming-Out: Un Percorso di Scoperta, Costruzione e Integrazione dell'Identità Sessuale

La letteratura sull’identità sessuale evidenzia una stretta relazione tra il processo del coming-out e la formazione dell’identità personale. Il coming-out non è solo un atto di rivelazione del proprio orientamento sessuale, ma rappresenta anche un percorso complesso che coinvolge la gestione dei conflitti interni, l’accettazione di sé e l’integrazione dell’identità sessuale nella propria concezione di sé. Il contesto relazionale in cui una persona cresce gioca un ruolo cruciale nella decisione di fare coming-out, e ciò ha un peso sia sulla consapevolezza che sulla predisposizione della persona a rivelarsi.

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